27.08.09 Bioenergie, ambiente, ValleVecchia, mettiamo i fiori nei nostri… trattori



A Caorle (VE), nell’azienda pilota e dimostrativa ValleVecchia di Veneto Agricoltura, partita con successo la sperimentazione sull’olio di colza puro, usato come biocarburante per la trazione delle macchine agricole. Produzione, trasformazione e uso del colza, tutto direttamente in azienda.


 


In giugno, distese di fiori gialli ci hanno riempito di colore gli occhi, oggi invece l’

olio

ricavato dai

semi

di queste piante riempie i

serbatoi

dei

trattori

agricoli, grazie ad un

carburante

vegetale che è assolutamente

biodegradabile

, rispetta la

natura

, abbassa notevolmente le

immissioni

di anidride carbonica e pure i

costi

. L’oro “giallo” in questione è il

colza

, una pianta oleaginosa usata in passato dall’industria, in parte anche per l’alimentazione, e che da alcuni anni è tornata in auge proprio per il suo utilizzo come

biocarburante

.


Veneto Agricoltura

, presso la propria azienda pilota e dimostrativa

ValleVecchia

a

Caorle

(VE), ha collaudato pochi giorni fa un

Lamborghini 230,
il primo dei

trattori

dell’azienda ad essere appositamente

modificato

per renderlo idoneo al funzionamento con olio di

colza puro

. Il secondo, che diventerà l’ammiraglia dell’azienda, sarà un Fendt già predisposto con la doppia alimentazione.


Il progetto innovativo “

Energy crops

”, che rientra nell’

Azione Strategica Bioenergia

di Veneto Agricoltura per lo sviluppo delle diverse filiere bioenergetiche sul territorio regionale, prevede la realizzazione di una

filiera corta e chiusa

dell’olio vegetale puro che possa essere d’

esempio

per le aziende agricole del Veneto.


Filiera corta e chiusa significa produrre, trasformare e usare il combustibile ottenuto,

direttamente

in azienda: lo scorso autunno sono state seminate a ValleVecchia

8 varietà

di colza su una superficie totale di

24

ettari, con una resa di circa

3 t/ha

. L’azienda si sta inoltre dotando di un sistema completo di

spremitura

a freddo e filtrazione dei semi raccolti per la produzione dell’olio.

Rispetto ad altri combustibili come il gasolio o il biodiesel, l’olio vegetale può essere prodotto direttamente dalla singola azienda agricola o da più aziende consociate: la produzione infatti è diretta, il suo processo è semplice e non comporta necessariamente un’organizzazione di tipo industriale, potendo diventare così una fonte energetica locale diffusa nel territorio rurale.

L’uso dell’olio vegetale permette inoltre di ridurre il fabbisogno di combustibili fossili e può integrare il reddito dell’azienda agricola anche grazie alla vendita del cosiddetto “panello proteico”, sottoprodotto derivato dalla produzione dell’olio vegetale di colza adatto all’alimentazione di animali da ingrasso (vitelloni, suini). Ma ciò che maggiormente interessa è l’aspetto ambientale: si riducono le emissioni di anidride carbonica in atmosfera per un prodotto che è del tutto biodegradabile.


Del parco trattori operanti a ValleVecchia, i
due mezzi

funzionanti con l’olio di colza, che svolgono la maggior parte del lavoro in azienda, saranno completamente
autonomi

grazie al solo raccolto di questa stagione. A
metà novembre

inoltre, Veneto Agricoltura organizzerà una
giornata dimostrativa

rivolta agli operatori del settore sulla filiera di questo biocarburante amico dell’
ambiente

.

 

Ufficio Stampa