CRESCE LA FIDUCIA DEGLI AGRICOLTORI IN ALCUNI STATI DELL’UE

Uno studio di Copa-Cogeca, riferito al primo trimestre del 2017, rivela che gli agricoltori europei sono più ottimisti rispetto al 2016 circa le future prospettive economiche.

Rispetto al 2016, anno in cui la fiducia degli agricoltori era scesa a livelli record, sembra che l’ottimismo stia prendendo quota, almeno in una parte degli imprenditori europei. Sia chiaro, l’uscita dal tunnel è ancora lontana, anche perché i prezzi dei prodotti agricoli di base restano ad un livello basso in molti settori, però sono numerosi gli indicatori che fanno ben sperare. Lo stesso barometro agricolo segnala che la fiducia degli agricoltori sulle loro future prospettive si sta riprendendo rispetto agli anni precedenti. Come accennato, i prezzi dei prodotti agricoli di base, pur bassi, risultano relativamente stabili dalla seconda metà del 2016, in particolare nei settori ortofrutticolo e della carne suina, e si possono constatare prezzi migliori rispetto a due anni fa nel comparto lattiero-caseario.
In nove dei dieci Stati Membri partecipanti al sondaggio di Copa-Cogeca, vale a dire Belgio (Fiandre), Danimarca, Germania, Francia, Italia, Paesi Bassi, Polonia, Romania e Svezia, risulta che la fiducia degli agricoltori sulla situazione economica attuale e le aspettative future è aumentata, anche se a livelli diversi. La fiducia degli agricoltori nel Regno Unito, invece, è diminuita vista l’incombente incertezza legata alla Brexit. Va però anche segnalato che molti agricoltori continuano a sentirsi bloccati dall’attuazione della Politica Agricola Comune (PAC) e dall’eccessiva burocrazia che essa comporta.

Un altro fattore che incide sui prezzi è la volatilità del mercato. Le recenti siccità, gelate e ondate di caldo in molte regioni dell’UE potrebbero avere quest’anno delle conseguenze su alcuni settori produttivi, in particolare in quelli delle colture arabili e del vino. L’indice di fiducia di Copa-Cogeca viene calcolato due volte all’anno in base ai risultati di inchieste nazionali eseguite su un campione di oltre 8.000 agricoltori.

La relazione è disponibile su: http://bit.ly/2gNcDwJ