Bollettino Colture Erbacee n°54/2023 del 13.10.23 – COLTURE INTERCALARI DI COPERTURA (1)

Le colture intercalari di copertura o Cover crops, sono colture generalmente non raccolte che servono a mantenere il terreno coperto tra due colture principali da reddito.
A differenza dei sovesci, che prevedono SEMPRE l’interramento, le colture intercalari di copertura possono essere talvolta interrate , ma per valorizzarne gli effetti si preferisce lasciarle in superficie, in modo che terminato il ciclo proteggano il suolo come residuo vegetale.

I VANTAGGI

  • Riducono l’erosione e il ruscellamento.
  • Catturano i nutrienti ancora disponibili nel terreno dopo la raccolta della coltura in precessione, evitandone la dispersione e rendendoli disponibili successivamente, al termine del loro ciclo.
  • Alimentano tutti gli organismi del suolo mantenendoli vivi e attivi.
  • Aumentano la capacità di infiltrazione dell’acqua nel terreno aumentando nel lungo periodo anche la riserva utile per le piante.
  • Migliorano la struttura del terreno
  • Competono con le infestanti riducendone lo sviluppo e l’accumulo di semi nel terreno
  • Permettono di creare condizioni omogenee e ottimali per la semina della coltura successiva.

I SEGRETI PER FARLE BENE

  • Pianificare per tempo la semina e la terminazione delle cover crop, considerando le macchine disponibili ed eventuali azioni alternative se la pianificazione originale non è attuabile.
  • Preferire le semine di miscugli di essenze diverse per garantire una migliore adattabilità della Cover.
  • Mantenere equilibrato il rapporto Carbonio/Azoto nei miscugli per evitare problematiche gestionali quali la fame di azoto (se alla terminazione ho un residuo della cover troppo fibroso, cioè con C alto) o la decomposizione troppo rapida del residuo della cover che causa lisciviazione dei nutrienti e lascia spazio alla crescita delle infestanti (poco C o troppo N, stadio di terminazione troppo precoce).
  • Nella semina dei miscugli, considerare la miscibilità in base alla profondità di semina richiesta. Ad esempio: favino e trifoglio bianco sono scarsamente compatibili se seminati assieme tramite un’unica tramoggia e distribuiti in un solco di semina alla stessa profondità. Il favino richiede semine profonde (6cm) e il trifoglio bianco superficiali (1-2cm).
  • Gestire bene la cover crop garantendo uno sviluppo adeguato e omogeneo. Altrimenti i risultati agronomici e operativi saranno scadenti.
  • Sfruttare le colture intercalari per introdurre biodiversità nella rotazione, altrimenti non possibile per motivi economici con le sole colture da reddito: Maggiore biodiversità = maggiore stabilità delle produzioni.
  • Dare priorità alla lotta delle infestanti ed evitare di lasciare andare a seme eventuali infestazioni.
  • In caso di suoli compattati, preferire le lavorazioni del terreno e il ripristino della porosità prima della semina delle cover crop, che consolideranno con le radici e gli essudati radicali l’attività di decompattamento.
  • Evitare l’interramento profondo e le lavorazioni energiche per la terminazione delle cover crop e dei sovesci. L’effetto ottenuto è controproducente e accelera la perdita di sostanza organica
  • Mantenere il più possibile il suolo coperto con piante vive e residui vegetali per proteggerlo da pioggia, vento e raggi ultravioletti.

NEL PROSSIMO NUMERO DEL BOLLETTINO : TECNICA COLTURALE

– Scelta dell’epoca di semina in funzione delle specie utilizzate

– Modalità di semina

– Difesa fitosanitaria
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