ANCHE LA BIODIVERSITÀ SI FA “SMART”

In vista della Giornata mondiale in programma il prossimo 20 maggio, in epoca di Coronavirus tante le iniziative di Veneto Agricoltura svolte in modalità “agile”, comprese quelle legate ai temi della biodiversità. Il Progetto “Biodiversità Veneta”.

Come tante altre iniziative di Veneto Agricoltura, anche il Progetto “Biodiversità Veneta” e tutta l’attività collegata ai temi della biodiversità, in quest’epoca di emergenza sanitaria per Covid-19, stanno proseguendo in modalità smart. Comprese le diverse iniziative che culmineranno con la celebrazione della “Giornata mondiale per la Biodiversità agricola e alimentare” in programma, anch’essa in veste smart, il prossimo 20 maggio.

Nonostante in tutto il mondo l’attenzione sia rivolta, giustamente, alle questioni sanitarie ed economiche dovute al Coronavirus, è altrettanto importante non perdere di vista i temi legati all’ambiente, ai rischi dovuti ai cambiamenti climatici, alla grave questione della carenza idrica, alla gestione dei suoli, alla perdita costante di biodiversità, ecc.

La Giornata Mondiale della Biodiversità rappresenta, dunque, un’ottima occasione di confronto su un tema che nel Veneto è sotto i riflettori da diversi anni, visto che sono numerosi i progetti di Regione e Veneto Agricoltura focalizzati proprio su queste importanti questioni: “Bionet 2017-2022” su tutti, ma ricordiamo anche i progetti “Biodiversità Veneta”, “Bio Delta For”, “Bee Diversity”; tutte sfaccettature di un unico importante percorso: la salvaguardia della biodiversità animale e vegetale, compresa quella forestale, della nostra Regione.

Il Veneto, ricordiamolo, ha una forte tradizione agricola e alimentare ricca di diversità, in gran parte legata alle razze e alle varietà che i nostri agricoltori e allevatori utilizzavano in passato.

Così, con il progetto “Bionet”, grazie al quale ha preso forma la Rete regionale per la biodiversità di interesse agrario e alimentare del Veneto, si punta alla conservazione delle risorse genetiche locali di importanti comparti a rischio di estinzione o di erosione genetica, oltre alla loro registrazione negli appositi registri. È questa una iniziativa che si sviluppa all’interno del Programma di Sviluppo Rurale della Regione Veneto e che si articola in ben 15 gruppi di lavoro (vitivinicolo, orticolo, frutticolo, cerealicolo, zootecnico, avicolo, ecc.). Importante in questo ambito il coinvolgimento degli Istituti Professionali Agrari del Veneto, per i cui docenti Veneto Agricoltura sta programmando una serie di incontri formativi, ovviamente in modalità telematica, su una serie significativa di temi quali, per esempio, la certificazione “Biodiversity friend”.

Con il progetto “Biodiversità Veneta” la Regione e Veneto Agricoltura stanno realizzando, invece, un bouquet di azioni per promuovere il sistema di conservazione

nazionale e regionale e la biodiversità agraria regionale gestita da istituzioni pubbliche e da agricoltori e appassionati che si sono dedicati a raccogliere e conservare molte delle risorse genetiche che erano usate nel passato quali, solo per citare qualche esempio, le galline Padovana ed Ermellinata di Rovigo (al riguardo, si vedano su YouTube i video realizzati di recente da Veneto Agricoltura), il Carciofo violetto di Sant’Erasmo, le Pecore Brogna e Lamon, assieme a molte altre in grado di contribuire a differenziare e valorizzare le nostre produzioni agricole e alimentari. Con altri progetti, Veneto Agricoltura intende valorizzare poi la biodiversità forestale o quella delle api.