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E’ forte la reazione dell’Organizzazione agricola UE Copa-Cogeca di fronte alla relazione dell’Esecutivo in tema di miglioramento della catena alimentare, pubblicata nei giorni scorsi. In pratica, Copa-Cogeca accusa la Commissione di non aver proposto una nuova legislazione europea per far fronte alle pratiche commerciali sleali in seno alla catena di approvvigionamento alimentare; accoglie però con favore il fatto che le debolezze dell’Iniziativa della filiera alimentare sono state riconosciute.
Al riguardo, il Segretario generale dell’Organizzazione, Pekka Pesonen, ha ricordato che “assieme agli eurodeputati, abbiamo chiesto una legislazione per ridurre efficacemente le pratiche commerciali sleali e garantire una catena di approvvigionamento alimentare più equa ed equilibrata. Per noi si tratta di una priorità. Insistiamo da tempo su una normativa che combinata con accordi volontari e attuata da un’autorità terza forte e indipendente possa trovare una soluzione che funzioni per gli agricoltori, i trasformatori, la distribuzione e i consumatori”.
“Anche se Copa-Cogeca nel 2011 era d’accordo con i principi di buone prassi – ha detto Pesonen – non possiamo sottoscrivere l’Iniziativa volontaria della filiera alimentare concordata nel 2013 dai trasformatori e i distributori poiché non disciplina sufficientemente le denunce anonime né fornisce sanzioni sufficienti per le cattive prassi e non dispone di un meccanismo di imposizione indipendente. Nella sua relazione, la Commissione riconosce le debolezze dell’Iniziativa della filiera alimentare e invita a risolverle. Questa è una buona notizia. Siamo anche soddisfatti dell’indicazione della Commissione per cui l’Iniziativa della filiera alimentare dovrebbe dotare un organismo indipendente di poteri di indagine e di infliggere sanzioni”.
Il fatto che 20 Stati Membri abbiano introdotto o stiano per introdurre una legislazione nazionale in questo campo dimostra, dunque, che il problema delle pratiche commerciali sleali è presente in tutta l’UE e necessita di una soluzione europea. In sostanza, sentenzia Copa-Cogeca, occorre una legislazione in grado di fornire una situazione di pari condizioni al fine di minimizzare la frammentazione del mercato europeo e le distorsioni della concorrenza, un problema fondamentale per tutti gli agricoltori.
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