GERANIO, PETUNIA? NO, LA PIANTA PIÙ RICHIESTA DAL MERCATO 2021 È LA DIPLADENIA

Anticipando l’exploit del 2021 Veneto Agricoltura ha concluso nel suo Centro Sperimentale “Po di Tramontana” (Rosolina, RO), il progetto triennale di confronto su un centinaio di varietà di questa pianta originaria del sud America. Ottimo il lavoro degli ibridatori: più fiori, colori e resistenza al sole. Il prossimo 2 dicembre “non solo rosso”, l’attesa variopinta Giornata sui confronti delle “Stelle di Natale”.

L’eclissi del geranio e della petunia? Affermazione forse eccessiva, ma c’è una pianta che ha sostituito sui nostri balconi queste specie importanti e storiche.

Nel Veneto, il 2021 floricolo sarà ricordato come l’”anno della Dipladenia”, una specie richiestissima dal mercato che, proprio per questo motivo, sta dando agli operatori del comparto grandi soddisfazioni. Del “fenomeno” Dipladenia se ne sono accorti da tempo anche i tecnici del Centro Sperimentale per l’Ortofloricoltura “Po di Tramontana” di Veneto Agricoltura, con sede a Rosolina (Ro), dove ormai da tre anni viene svolta un’attenta attività sperimentale che interessa, tra le altre specie, anche questa pianta originaria del Sud America (N.B.: a proposito di altre specie, ricordiamo che il prossimo 2 dicembre a “Po di Tramontana” si svolgerà l’ormai storica Giornata dedicata alla Poinsettia, ovvero le Stelle di Natale).

Quella riguardante la Dipladenia è una sperimentazione varietale concordata con le Associazioni di produttori venete – Florveneto e Associazione Florovivaisti Veneti – che  vedono in questa specie quella che ad oggi offre le maggiori opportunità di vendita, sia in termini di numero di piante vendute che di margini di guadagno ottenibili.

Al Centro “Po di Tramontana”, storico punto di riferimento per gli operatori del comparto non solo del Veneto, la tipologia di coltivazione individuata prevedeva un invaso piuttosto tardivo, a metà marzo, per l’ottenimento di un prodotto per la vendita di fine stagione. In questo modo si contengono i costi di produzione e non si entra in competizione col materiale che arriva, a prezzi molto competitivi, dal centro-sud Italia a inizio primavera.

Quest’anno sono state messe in comparazione circa un centinaio di varietà, di tutti i principali ibridatori, comprese novità commerciali e varietà in test. La coltivazione, come da accordi con le Associazioni, è stata condotta col minimo impiego di interventi, sia manuali che di trattamenti. Inoltre, per quanto riguarda la difesa dai fitofagi, è stata applicata la lotta integrata con l’introduzione di antagonisti, grazie anche alla collaborazione di tecnici esterni. Più in dettaglio, sebbene si tratti di una coltura con fitofagi di difficile controllo (afidi), Veneto Agricoltura evidenzia che sono comunque stati ottenuti risultati molto interessanti e incoraggianti.

A fine coltura su tutte le cultivar sono stati effettuati rilievi fotografici, misurazioni e valutazioni visive per ottenere una visione il più possibile completa delle loro caratteristiche. Successivamente sono stati effettuati dei test per valutare la performance delle piante di Dipladenia anche in fioriera comprendenti rilievi fotografici, valutazioni sulla vigoria, portamento, quantità di fiori prodotti, resistenza al sole, ecc.

“Al termine dell’attività sperimentale 2021 – sottolinea Franco Tosini, responsabile del Centro “Po di Tramontana” – possiamo confermare, come già era stato osservato nei due anni precedenti, che il lavoro degli ibridatori sta portando a risultati importanti sia per quanto riguarda le caratteristiche vegetative della Dipladenia, e ancor più per gli aspetti legati alla fioritura. Molte delle nuove introduzioni, infatti, sono caratterizzate da abbondanza di fioritura e ottime caratteristiche estetiche dei fiori stessi, sia per la dimensione che per la resistenza al sole”. “Degna di segnalazione – conclude Tosini – è la presenza di nuove varietà con colorazioni non consuete per questa pianta, come per esempio il giallo. È infatti importante che l’assortimento di colori disponibili venga ampliato rispetto a quelli finora presenti, tutti nei toni del rosso, rosa e bianco”.