Bollettino Colture Erbacee n°45/2023 del 20.7.23 – PIRALIDE (5)

Sviluppo delle popolazioni: sono iniziate in settimana le catture degli adulti; il modello previsionale e i riscontri di campo, confermano un diverso sviluppo delle popolazioni di piralide tra Veneto centro-occidentale e orientale. Nel primo, caratterizzato da sommatorie termiche più elevate, si trovano ormai ovature e spighe con presenza di larve di prima/seconda età di seconda generazione, per quanto con densità basse, nettamente inferiori a quelle frequentemente riscontrate negli scorsi anni.
Nel Veneto orientale l’incidenza delle crisalidi di prima generazione è ancora prevalente; ancora non sono state trovate ovature ed l’incidenza di spighe con presenza o segni di presenza (rosure, escrementi,..) di larve di seconda generazione è ancora bassa.

Indicazioni pratiche:
1) Monitoraggio dei livelli delle popolazioni
Su tutto il territorio regionale è ormai possibile valutare direttamente nella propria azienda il livello di popolazione, osservando la presenza di ovature, principalmente nella parte inferiore delle foglie o di larve sulle spighe tramite le osservazioni in campo su almeno 50 – 100 piante per appezzamento omogeneo, scelte a caso muovendosi nell’appezzamento considerato.
Dalle sperimentazioni condotte, in caso di superamento della soglia di 3 ovature  per 100 piante osservate e presenza di spighe con larve/segni di presenza di larve  superiori al 40-50% delle spighe osservate nella fase di elevata suscettibilità della pianta (da inizio a fine fioritura), soprattutto in condizioni colturali non ottimali – ad es. stress idrico – il trattamento può essere conveniente su mais da granella per uso zootecnico. Usualmente NON vi è convenienza a trattamenti, in ogni caso, se mais da foraggio ad uso energetico o a uso zootecnico in epoca di semina ordinaria (link BCE 37/2023).
Per il mais da granella per l’alimentazione umana il trattamento, se effettuato nel momento più opportuno, aumenta la probabilità di restare sotto il limite massimo per consumo umano di micotossine (particolarmente fumonisine) nella granella.
Nelle osservazioni degli ultimi tre giorni le densità di ovature e di spighe con presenze di larve sono ancora basse in tutte le stazioni monitorate.
Con campionamenti successivi si potrà verificare il superamento delle soglie o meno.

2) Periodo utile dei trattamenti
Veneto Centro Occidentale: da oggi per 10 giorni (ovviamente qualora la pressione di piralide sia superiore ai livelli indicati, in particolare in presenza di stress (idrico specialmente);
Veneto orientale: dal 24 luglio per 10 giorni (ovviamente qualora la pressione di piralide sia superiore ai livelli indicati, in particolare in presenza di stress (idrico specialmente).
I trattamenti sono effettuabili da fine fioritura del mais, a parte il Bacillus thuringiensis che può essere usato anche durante la fioritura.

3) Alternative non chimiche
Se accertato il superamento della soglia di danno, l’applicazione dei principi della difesa integrata, impone, l’utilizzo delle alternative ai trattamenti chimici di sintesi, se disponibili, efficaci e sostenibili anche perchè selettivi per la entomofauna utile. Nel caso della piralide, i prodotti a base di Bacillus thuringiensis (BT) nelle sperimentazioni degli ultimi anni, hanno fornito risultati buoni, paragonabili a quelli dei trattamenti chimici e rappresentano l’alternativa efficace da usare.

4) Verifiche
L’ottavo comma dell’allegato III del Decreto legislativo 14 agosto 2012, n. 150, indica che “sulla base dei dati relativi all’utilizzo dei prodotti fitosanitari e del monitoraggio di organismi nocivi, l’utilizzatore professionale dovrebbe verificare il grado di successo delle strategie di difesa applicate”. Pertanto, qualsivoglia sia la decisione in base ai monitoraggi e ai dati dei modelli previsionali, si dovrebbero lasciare, con uno stesso ibrido, delle strisciate/appezzamenti trattati (se la decisione è per il non trattamento) o non trattati (se la decisione è per il trattamento) per controllare la correttezza della decisione. Con le pesate dei carri o con le mappe di produzione, a basso costo, si possono ricavare le produzioni; con specifici campioni o i campioni dei carri interi si potranno verificare le eventuali differenze in contenuto di micotossine. Un buono stato colturale di un reparto a mais interamente trattato contro la piralide può semplicemente significare che la pressione dell’insetto è risultata bassa e ciò può essere facilmente verificato, anche visivamente, lasciando delle fasce non trattate alternate di uno stesso ibrido.


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