Bollettino Colture Erbacee n. 202 del 18 marzo 2014



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Contributo sulla resistenza agli erbicidi e sul GIRE per il bollettino

La resistenza ai prodotti fitosanitari è uno dei maggiori problemi con cui si sta confrontando l’agricoltura. Per quanto riguarda le malerbe, la pressione di selezione esercitata dall’uso ripetuto dello stesso erbicida, o di erbicidi aventi il medesimo meccanismo d’azione, porta alla selezione di piante resistenti che successivamente possono riprodursi e disseminare formando così, anche in breve tempo , una popolazione (biotipo) resistente. La resistenza è quindi un fenomeno evolutivo e costringe l’agricoltore ad utilizzare altri erbicidi o altri metodi di controllo che possono risultare più costosi e/o meno efficaci. Anche nel caso di un’oculata gestione, in assenza dell’erbicida selezionatore, la resistenza può persistere per parecchi anni, per la presenza dello stock di semi (o banca dei semi) nel terreno. E’ importante sottolineare che la scarsa efficacia di un trattamento verso una specie infestanti che è naturalmente tollerante a un’erbicida non è da considerarsi resistenza ma è probabilmente il caso di un non idoneo trattamento. Si definisce pertanto “resistenza agli erbicidi” la naturale ed ereditabile capacità di alcune piante infestanti di sopravvivere ad una dose di erbicida che normalmente viene utilizzata per il controllo delle stesse; mentre per biotipo resistente si intende un gruppo di individui che condividono molte caratteristiche fisiologiche, tra le quali la capacità di sopravvivere ad uno o più erbicidi, appartenenti ad un particolare gruppo, utilizzati ad una dose che normalmente li controllerebbe. Per cui, per ogni specie ci possono essere più biotipi resistenti in relazione al tipo ed al numero di gruppi di erbicidi coinvolti, cioè in relazione allo spettro di resistenza.

Il GIRE (Gruppo Italiano di lavoro sulla Resistenza agli Erbicidi; sito web: www.resistenzaerbicidi.it) lavora per approfondire le conoscenze inerenti la resistenza agli erbicidi nel territorio italiano, per divulgare le informazioni e fornire linee guida sulla gestione della resistenza in vari sistemi colturali. Il GIRE vuole favorire la cooperazione e la comunicazione tra organismi pubblici, le industrie e gli operatori del settore.

Nel Veneto, sono state riscontrate popolazioni di amaranto (in soia), giavone (in mais), di papavero (in frumento) e Cyperus (in riso) resistenti agli erbicidi inibitori dell’ALS (es. solfoniluree).

Data la complessità e la continua e veloce evoluzione della resistenza sul territorio nazionale, il GIRE ha deciso di creare un sistema di visualizzazione dinamico e flessibile delle mappe di resistenza generate nel sito (link diretto alla pagina: http://5.135.187.175/agri_test/index.php/mappe/gire/). Il nuovo sistema interattivo permette un facile e frequente aggiornamento delle mappe ogni qualvolta nuovi casi di resistenza vengano aggiunti al database. I due sistemi di ricerca, “statico” e “dinamico”, guidano l’utente a visualizzare e a creare tutte le mappe che desidera in base a diversi criteri: tipo di resistenza, specie infestante, regione coinvolta e sistema colturale.

 

Per richieste di chiarimento e ricevere i messaggi di allerta sul cellulare chiama il numero 0498293847 o scrivi a bollettino.erbacee@venetoagricoltura.org. Ulteriori informazioni sul sito di Veneto Agricoltura alla pagina dedicata al “Bollettino colture erbacee”.

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