28.02.2017 NATURA 2000, OCCORRONO DEGLI INTERVENTI MIGLIORATIVI


Lochiede la Corte dei conti europea secondo la quale il Programma faro UE per laprotezione della biodiversità deve migliorare la gestione, il finanziamento eil monitoraggio.

Standoad un nuova relazione della Corte dei conti europea, è necessario migliorare lagestione, il finanziamento e il monitoraggio di Natura 2000. Pur riconoscendol’importanza del ruolo che Natura 2000 svolge ai fini della tutela dellabiodiversità, la Corte ha rilevato debolezze nella gestione e una carenza diinformazioni attendibili sui costi e sulle risorse. I finanziamenti non sonostati sufficientemente calibrati in base alle necessità dei siti ambientali.Gli auditor hanno visitato 24 siti Natura 2000 in Francia, Germania, Spagna,Polonia e Romania, coprendo la maggior parte delle regioni biogeograficheeuropee, e consultato vari gruppi di portatori di interesse. La Corte hariconosciuto l’importanza del ruolo svolto da Natura2000 nel proteggere labiodiversità, ma ha concluso che le potenzialità della rete non sono statesfruttate appieno. In pratica, secondo la Corte, gli Stati Membri non stavanogestendo la rete Natura2000 in maniera soddisfacente. Il coordinamento traautorità competenti, portatori di interesse e Stati Membri limitrofi non erasufficientemente sviluppato. Troppo spesso le necessarie misure diconservazione hanno subito ritardi o erano definite in modo inadeguato.Inoltre, gli Stati Membri visitati non avevano adeguatamente valutato iprogetti che producevano un impatto sui siti Natura 2000. Benché la Commissioneabbia esercitato una sorveglianza attiva sugli Stati Membri, avrebbe potutomigliorare la comunicazione dei propri orientamenti.

Utilizzonon soddisfacente dei fondi UE – Secondola Corte, i fondi UE non sono stati utilizzati in modo soddisfacente persostenere la gestione della rete. L’approccio adottato prevedeva che gli StatiMembri si servissero dei fondi UE esistenti per integrare quelli nazionali. Gliauditor hanno riscontrato la carenza di informazioni attendibili sui costidella rete e sui finanziamenti ad essa necessari: in pratica, non era noto conprecisione quali fossero i fondi effettivamente erogati dall’UE fino al 2013 equali fossero gli stanziamenti programmati per il periodo 2014-2020. A livellodei siti, i piani di gestione raramente fornivano valutazioni esaustive deicosti. I documenti di programmazione per il periodo 2014-2020 non indicavanocon esattezza il fabbisogno di finanziamenti e la Commissione non ha affrontatotali lacune in un modo strutturato. I regimi di finanziamento dell’UE non eranosufficientemente calibrati in base agli obiettivi dei siti.

Sistemidi monitoraggio e rendicontazione inadeguati – Inquesto ambito, la Corte evidenzia che mancava un sistema specifico diindicatori di performance relativo all’impiego dei fondi UE. Gli indicatori alivello di programma di finanziamento si riferivano a obiettivi generali inmateria di biodiversità piuttosto che ai risultati di conservazione della reteNatura2000. I piani per il monitoraggio dei siti spesso non erano inclusi neidocumenti di gestione del sito. Le informazioni di base sulle caratteristichedei siti non erano generalmente aggiornate in base agli esiti delle attività dimonitoraggio. I dati trasmessi dagli Stati Membri troppo spesso eranoincompleti e difficilmente confrontabili.La Corte formula così una serie di raccomandazioniper aiutare la Commissione e gli Stati Membri a dare piena attuazione delledirettive e chiarire il quadro finanziario e contabile di Natura 2000, nonchémisurare meglio i risultati conseguiti da questa rete. La relazione speciale n.1/2017 “Occorre fare di più per realizzare appieno le potenzialità della reteNatura 2000” è disponibile sul sito Internet della Corte anche in linguaitaliana, si veda: http://www.eca.europa.eu/it/Pages/DocItem.aspx?did=40768