17.05.2017 RIUNIONE INFORMALE DI MAGGIO DEI MINISTRI AGRICOLI DELL’UE


La
prossima settimana (22-23 maggio) si terrà una riunione informale dei Ministri
agricoli dell’UE. In discussione una serie di temi di grande importanza
strategica a lungo termine per il settore agricolo europeo, a cominciare dall’uso
dell’acqua in agricoltura e il contributo del comparto alla lotta ai cambiamenti
climatici.

La questione “acqua” sotto la lente dei Ministri agricoli UE

La PAC dovrebbe
continuare in futuro a favorire gli investimenti per la conservazione
dell’acqua, contribuendo a potenziare le infrastrutture di irrigazione e
consentire agli agricoltori di migliorare le tecniche di irrigazione. L’UE
dovrebbe inoltre proseguire la sua costante azione di protezione della qualità
dell’acqua attraverso nuovi strumenti legislativi. I Ministri agricoli UE
affronteranno questo importante tema la prossima settima, anche in vista delle
prime ipotesi di futura PAC post 2020.

Cambiamenti
climatici e futura geografia dell’agricoltura europea

Oggi è ormai
ampiamente riconosciuto che i cambiamenti climatici creano una serie di “vulnerabilità”
nei sistemi di produzione alimentare. In questo contesto, i possibili futuri scenari
di cambiamento climatico potrebbero avere degli impatti diversi nelle regioni
geografiche europee. Infatti, mentre in Europa settentrionale potrebbero
emergere effetti positivi dovuti al riscaldamento globale, che potrebbe
tradursi in rendimenti agricoli superiori grazie ad una stagione di crescita più
estesa, si può ipotizzare una situazione inversa in Europa meridionale dove il
cambiamento del clima e la conseguente prevedibile scarsità dl’acqua potrebbe
causare un aumento delle pressioni sulle risorse idriche disponibili, a partire
proprio dall’agricoltura. Anche questo importante tema sarà affrontato dai
Ministri agricoli UE nel corso della riunione informale del 22-23 maggio.

Futuro
della PAC: ricerca, innovazione, condivisione delle conoscenze

Nel corso della
riunione informale della prossima settimana, i Ministri dell’Agricoltura dovrebbero
stabilire le loro prospettive politiche sulle priorità per l’UE in ambito
agricolo, che certamente includono un maggiore ruolo per la ricerca, l’innovazione
e la condivisione delle conoscenze. Temi, questi, che stanno particolarmente a
cuore alla Presidenza di turno maltese, che nel corso del semestre ha
sempre dimostrato il proprio impegno a
spingere l’agenda europea sulle questioni più significativa per il contesto
socioeconomico dell’Unione.