Bollettino Colture Erbacee n. 42 del 15/07/22 AGGIORNAMENTO PIRALIDE MAIS

SITUAZIONE ATTUALE
Sono in aumento le catture di adulti di Piralide nella gran parte delle stazioni della rete di monitoraggio. In aumento anche le ovature, rilevate con i monitoraggi in campo, già la scorsa settimana nel Veneto sud-occidentale, e da questa anche nel Veneto orientale; ovunque è ormai possibile trovare in campo spighe di mais con presenza di larve.

INDICAZIONI PRATICHE

Monitoraggio dei livelli delle popolazioni
Si confermano quindi le indicazioni del Bollettino n.40 del 5/7/22:

  • è possibile accertare ovunque il livello delle popolazioni di piralide, osservando la presenza di ovature, principalmente nella parte inferiore delle foglie subito sopra e sotto la spiga o di larve principalmente all’apice della spiga tra gli stimmi, tramite le osservazioni in campo su almeno
    50 – 100 piante per appezzamento omogeneo, scelte a caso muovendosi nell’appezzamento considerato;
  • i valori vanno confrontati con le soglie di danno; in sintesi, i trattamenti hanno bassa probabilità di essere convenienti su mais da foraggio in semina ordinaria, e su mais da granella per uso zootecnico qualora le densità siano inferiori alle 3 ovature/100 piante e il 50% di spighe con presenza di larve nel periodo di più elevata suscettibilità (fino allo stadio di stimmi secchi).
  • Dai campionamenti effettuati ad oggi, appezzamenti con popolazioni superiori alla soglia di danno sono stati rilevati solo nel Veneto occidentale (storicamente le popolazioni più elevate sono state riscontrate nella zona di Rovigo).

Periodo utile dei trattamenti
In base alle previsioni del modello, si stima che per altri 7 giorni il controllo delle popolazioni superiori alle soglie stimate di danno potrà essere efficace. 

Alternative non chimiche
Come descritto nei precedenti bollettini,  numerose sperimentazioni hanno evidenziato come trattamenti a base di Bacillus thuringiesis, se applicati nel periodo adeguato, possano dare un contenimento della pressione di piralide sul mais paragonabile ai trattamenti chimici di sintesi essendo anche sostenibili da tutti i punti di vista; in base ai principi della Difesa Integrata il prodotto alternativo con tali caratteristiche deve essere applicato; il suo utilizzo può, tra l’altro ridurre il rischio di danno da fitofagi secondari come il ragnetto rosso (che può essere molto presente sulle foglie di mais nelle condizioni siccitose attuali) poiché non ci sarebbero alterazioni delle popolazioni di antagonisti degli acari stessi.

Verifiche
La Difesa Integrata (la cui applicazione è obbligatoria ormai da anni) come descritto all’allegato III del Decreto legislativo 14 agosto 2012, n. 150, a completamento della procedura indica che “sulla base dei dati relativi all’utilizzo dei prodotti fitosanitari e del monitoraggio di organismi nocivi, l’utilizzatore professionale dovrebbe verificare il grado di successo delle strategie di difesa applicate”.

Pertanto, quale che sia la decisione in base ai monitoraggi e ai dati dei modelli previsionali, sarebbe opportuno lasciare, con uno stesso ibrido, delle strisciate/appezzamenti trattati (se la decisione è per il non trattamento) o non trattati (se la decisione è per il trattamento) per controllare la correttezza della decisione. Con le pesate dei carri o con le mappe di produzione, a basso costo, si possono ricavare le produzioni; con specifici campioni per le diverse strisciate, si potranno verificare le eventuali differenze in contenuto di micotossine. Un buono stato colturale di un reparto a mais interamente trattato contro la piralide può semplicemente significare che la pressione dell’insetto era bassa e ciò può essere facilmente verificato, anche visivamente, lasciando delle fasce non trattate alternate di uno stesso ibrido e viceversa.


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