laghetto di frassino


canale“E’ tanto dilettevole natura e copiosa nel variare, che infra gli alberi della medesima natura non si troverebbe una pianta ch’appresso somigliasse all’altra, e non che le piante,
ma li rami o le foglie o li frutti, si troverà uno che precisamente somigli all’altro”

Leonardo Da Vinci (da Ferrari, 1995)

Il termine “biodiversità” viene oggi utilizzato in ambiti diversi per indicare “eterogeneità”, ricchezza di forme di vita, di espressioni di differenti patrimoni genetici, di razze e varietà locali di specie di interesse alimentare o produttivo, eccetera.
Si tratta in effetti di un concetto intuitivo ma di non agevole formulazione: una definizione scientifica dice che la biodiversità è tanto più grande quanto maggiore è la probabilità che due individui scelti a caso tra quelli che popolano un determinato ambito spaziale (territorio) o concettuale (es. un dato habitat), appartengano a unità sistematiche diverse.
Espressioni di biodiversità possono essere, ad esempio la ricchezza di specie animali e vegetali presenti in un dato territorio, oppure la presenza di “ecotipi”, o razze locali, di specie ad ampia diffusione (diversità a livello subspecifico).
La biodiversità a sua volta esprime l’attitudine di un ambiente o di un territorio a supportare una comunità vivente vasta e diversificata. In generale, una elevata biodiversità è un indicatore positivo, nel senso che sottende ad un ambiente ben diversificato, gestito correttamente e pertanto in grado di erogare numerosi benefici alla comunità. Essa rappresenta oltre che un valore in sé, anche una risorsa. Tale significato è stato sancito dall’ONU nella Conferenza di Rio de Janeiro, nel 1992, in seguito alla quale è stato steso il testo della Convenzione sulla Biodiversità, sottoscritto dal nostro Paese.

Veneto Agricoltura si occupa istituzionalmente di tutela della biodiversità attraverso:
• la gestione del patrimonio costituito dalle riserve naturali e dalle foreste demaniali
• l’attività di riqualificazione ambientale di ambienti agricoli di pianura e costieri
• l’attività Vivaistica forestale.

La gestione delle riserve naturali e delle foreste demaniali comporta l’adozione di specifiche modalità gestionali rivolte alla conservazione ed all’incremento della diversità biologica di tali territori. Si tratta in questo caso di ambienti di per sé già ricchi di forme di vita, pertanto le azioni gestionali, ed in particolare le attività selvicolturali, vengono concepite in un’ottica di sostenibilità, allo scopo principale di conservare un patrimonio già esistente.
Nel caso delle attività di riqualificazione, invece, si tratta di riportare ad un elevato livello di diversificazione ambientale i territori soggetti ad agricoltura intensiva, biologicamente impoveriti, grazie a specifici programmi di intervento sostenuti in prevalenza da risorse comunitarie. Il complesso di interventi svolti in contesti fortemente vocati quali l’azienda Vallevecchia, presso Caorle, esemplifica un riuscito tentativo di creare le condizioni per la convivenza tra agricoltura, turismo e un elevato grado di diversità biologica, espressa dalla presenza di numerosissime forme di vita animale e vegetale. Nello stesso segno vanno le altre attività di riqualificazione ambientale svolte o promosse da Veneto Agricoltura.
Nel settore vivaistico forestale, la biodiversità è quella rappresentata dalle specie legnose autoctone e dai loro ecotipi locali. La grande difformità di climi e di ambienti presente nella nostra regione sottende a condizioni ecologiche assai diverse e conseguentemente ad una grande varietà di specie forestali. Veneto Agricoltura nei propri vivai produce e coltiva pressoché tutte le specie arboree ed arbustive autoctone del Veneto, svolgendo così, a livello specifico, una prima funzione di tutela della biodiversità. La tutela della biodiversità si realizza utilizzando, per la produzione vivaistica, materiali di propagazione di esclusiva provenienza locale, in quanto le specie forestali, nell’ambito del proprio areale distributivo, si differenziano in ecotipi, frutto della selezione operata nel corso di millenni dai fattori ecologici e di conseguenza rispondenti a differenti situazioni ambientali. La conservazione di tali ecotipi presuppone di riprodurre i medesimi, evitando la diffusione di materiale vivaistico di provenienza ignota che nel tempo ne potrebbe inquinare il patrimonio genetico, impoverendo perciò la biodiversità da esso rappresentata.

Per informazioni:
SEZIONE RICERCA E SPERIMENTAZIONE
Tel. 049/8293899
e-mail: ricerca@venetoagricoltura.org