06.03.09 La Francia avvia il dibattito sul futuro della PAC



Altro che pozzo dei desideri! Sul fondo delle grotte carsiche del Cansiglio, gli speleologi del C.A.I. Vittorio Veneto hanno trovato di tutto, peccato fossero per lo più rifiuti: pneumatici, filo spinato, lattine e tante bottigliette di vetro e plastica. Uno triste bottino di spazzatura fatto riemergere domenica scorsa dalla cavità carsica del “Bus del Taffarel”, sito prescelto per la consueta giornata di “Puliamo il buio 2008”, l‘iniziativa promossa a livello nazionale da Legambiente e dalla Società Speleologica Italiana a cui ha aderito, come ogni anno, Veneto Agricoltura.

Gli speleologi di Vittorio Veneto e i volenterosi amanti della montagna, imbragati e muniti di paranco, hanno fatto riemergere dalla grotta Taffarel, profonda più di 15 metri, un catalogo impressionante di rifiuti: due grandi pneumatici di carro, un pneumatico di trattore, una ruota di carro completa e una di automobile, una decina di camere d’aria di trattore, filo spinato, oltre a un sacco di lattine in alluminio, uno di bottiglie di vetro e ben quattro di bottiglie di plastica. Ripulire le cavità carsiche ha un’importanza fondamentale per l’ambiente e per la nostra salute: molte di queste grotte infatti sono strategiche per l’approvvigionamento idrico, le cui falde acquifere sono purtroppo sempre più esposte a rischio inquinamento.

Tutelare il patrimonio carsico delle nostre montagne, anche grazie a queste iniziative di sensibilizzazione ambientale, è uno degli obiettivi perseguiti da Veneto Agricoltura che in Cansiglio gestisce la foresta demaniale regionale e ne salvaguardia da anni il delicato equilibrio.

La pulizia della grotta ha impiegato 14 speleologi, di cui 4 nel fondo della cavità, 6 al recupero con il paranco e 4 nel direzionare le corde. I rifiuti riciclabili sono stati poi conferiti nelle apposite campane, mentre gli altri verranno opportunamente smaltiti da Veneto Agricoltura secondo specifiche direttive.

 

 

 

Ufficio Stampa