30.03.2012 Agricoltura 2012 bene, anzi no


Esaminando le tendenze più significative in corso nei primi mesi del 2012, si osserva che i prezzi dei prodotti cerealicoli hanno registrato una lieve ripresa delle quotazioni rispetto agli ultimi mesi del 2011, che tuttavia sembra essersi già esaurita. I tecnici economici di Veneto Agricoltura analizzando i listini, rilevano che essi appaiono consolidati su livelli di prezzi compresi tra 200-220 euro/t per il frumento tenero (comunque inferiori di circa il 25% rispetto allo stesso periodo del 2011), attorno a 200 euro/t per il mais (-13% circa) e di 390 euro/t per la soia, che presenta il calo meno rilevante (-5% circa).

Sono in corso le semine. Le prime indicazioni raccolte presso gli operatori locali sulle intenzioni di semina per la nuova annata agraria evidenziano un crollo significativo delle superfici investite a frumento duro e orzo: per il primo si stima addirittura un calo superiore al 50%, mentre per quanto riguarda l’orzo la flessione dovrebbe attestarsi su una percentuale di circa il 30%, causando per entrambi una contrazione della superficie al di sotto dei 5.000 ettari. A beneficiarne sarà sicuramente il frumento tenero, per il quale è possibile prevedere un aumento nell’ordine del +10/15% delle superfici coltivate, che dovrebbero attestarsi su circa 95.000 ettari, tornando sui livelli registrati nel 2009. Per quanto riguarda le colture a semina primaverile, si prevede un aumento delle superfici coltivate a barbabietola da zucchero, per le quali si stimano maggiori investimenti per circa 5.000 ettari, fino a sfiorare i 15.000 ettari complessivi, mentre mais e soia dovrebbero confermare le superfici coltivate nel 2011, con la possibilità di variazioni comprese tra +5 e -5%.

L’andamento del vino veneto nei mercati sembra essere determinato soprattutto dal momento favorevole dei vini bianchi, in particolare del Prosecco. Alla borsa merci di Treviso i bianchi DOC registrano infatti ad inizio 2012 un ulteriore aumento (+11%) dopo il buon recupero osservato nel 2011 rispetto all’anno precedente (+28%), mentre le quotazioni dei rossi DOC sulla piazza di Verona subiscono una riduzione di circa il 16%.

Nei primi mesi del 2012 il prezzo del latte crudo alla stalla sta mantenendo il buon recupero del 2011 con quotazioni superiori ai 40 euro/100 litri + IVA + premio qualità. Anche per quanto riguarda la zootecnica da carne, in particolare i vitelloni, le quotazioni sono su livelli più alti di circa 10% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Ciononostante le previsioni per l’annata non sono particolarmente favorevoli, a causa della contrazione della domanda e dell’aumento dei costi dei ristalli.

 

Ufficio Stampa