Bollettino Colture Erbacee n°13/2022 del 25.2.22 – LA DIFESA INTEGRATA DEL MAIS NELLE PRIME FASI DI SVILUPPO (6)

Veneto Agricoltura 25/02/2022 Newsletter

SESTA PUNTATA – SINTESI FINALE

Tenuto conto di tutte le avversità nello specifico è necessaria una sintesi per la decisione sull’uso o meno di geodisinfestanti o semente conciata con insetticidi nella coltura del mais. 

Seguendo con ordine il processo decisionale di Difesa Integrata, abbiamo già illustrato i seguenti punti preliminari:

• • controllo della diabrotica con un adeguato avvicendamento colturale, strutturale o flessibile;
  • utilizzo di ibridi tolleranti/resistenti alle virosi, ampiamente disponibili sul mercato
  • che i trattamenti alla semina o concianti del seme non riescono a contenere eventuali successive popolazioni elevate di nottue, che vanno tenute sotto controllo basandosi sul modello previsionale
  • che, ove necessario, la riduzione del rischio di danno da uccelli trova soluzioni che non prevedono prodotti chimici di sintesi

Tutto ciò considerato,  la decisione si basa sulla valutazione del rischio da elateridi.

In sintesi, il processo della DI del mais nelle prima fasi di sviluppo è quello descritto nello specifico albero decisionale descritto nel BCE n°12/2022.

OBIETTIVO DELLA DIFESA INTEGRATA DEL MAIS NELLE PRIME FASI DI SVILUPPO
Applicando la DI come descritto, il rischio di danni al mais nelle prime fasi di sviluppo causati dall’insieme delle diverse avversità e tali da ridurre la produzione, risulta basso ed inferiore al 4%.
Tale rischio può essere oggi coperto con oneri molto contenuti con specifici fondi, anche agevolati.

Considerando anche una buona applicazione delle alternative non chimiche per la difesa dagli elateridi, il risultato dell’applicazione della DI del mais nelle prime fasi di sviluppo dovrebbe essere una superficie coltivata a mais per il 98% non trattata con geodisinfestanti e/o insetticidi concianti del seme
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