22.08.2012 OP Venete, oltre mezzo miliardo di euro

 

Veneto Agricoltura ha fatto il punto sul mondo delle Organizzazioni di Produttori venete (6.700 produttori agricoli, 550 milioni di euro il valore della produzione commercializzata). La parte del leone la fanno le OP ortofrutticole (quasi 5.000 produttori, 356 milioni di euro) la cui quota di esportazione ha raggiunto il 24% del totale.

Nel Veneto, l’11% della produzione agricola è dato dal valore della produzione delle Organizzazioni di Produttori (OP). Solo nel comparto ortofrutticolo però questa quota assume dimensioni significative. Basti pensare infatti che nel 2010 (i dati 2011 non sono ancora disponibili) il valore della produzione delle OP ortofrutticole venete ha raggiunto il 42% del valore del settore, superando per la prima volta la media europea.

È questo il dato più significativo delle analisi effettuate dagli esperti di Veneto Agricoltura sul mondo dell’aggregazione, consultabili nel sito internet aziendale (sezione “Temi” di Economia e mercato).

Le OP, che rappresentano la forma più evoluta di aggregazione dei produttori, sono diffuse prevalentemente nel settore ortofrutticolo: delle 27 OP riconosciute in Veneto nel 2010, 17 operano proprio in questo comparto, mentre le altre 10 OP operano nel comparto tabacchicolo (3), lattiero-caseario (2), olivicolo (2), zootecnico (2) e pataticolo (1).

Complessivamente, nel Veneto le OP aggregano circa 6.700 produttori agricoli, con un valore della produzione commercializzata (VPC) che si aggira attorno ai 550 milioni di euro.

I risultati positivi conseguiti dalle OP ortofrutticole venete sono dovuti al significativo aumento del numero dei produttori associati negli ultimi cinque anni (4.964 nel 2010 in ripresa rispetto al 2009 e +30% rispetto al 2005) e all’incremento delle superfici coltivate (15.200 ettari nel 2010, +16% rispetto al 2005), prevalentemente investite a frutta (circa 9.700 ha, +8% rispetto al 2009) e in misura inferiore ad ortaggi (5.700 ha, +17% rispetto al 2009). In crescita anche la quantità di prodotto veicolata, che si è attestata a circa 415.000 tonnellate (+6% rispetto al 2009) e, soprattutto, il valore della produzione commercializzata, che nel 2010 ha superato i 356 milioni di euro (+19% rispetto al 2009), quasi il doppio rispetto al 2005.

Va inoltre sottolineato l’aumento delle dimensioni medie delle singole OP ortofrutticole. Se nel 2005 il valore della produzione commercializzata in media da ogni OP era di circa 12 milioni di euro, nel 2010 questo valore è stato di poco inferiore ai 21 milioni di euro, con una crescita particolarmente significativa negli ultimi due anni (+31%).

I dati di Veneto Agricoltura evidenziano la sempre maggiore capacità delle OP ortofrutticole di aggregare i produttori agricoli, oltre che di concentrare e valorizzare la produzione regionale sfruttando canali commerciali che consentono di trattenere una maggior quota di valore aggiunto presso la base produttiva agricola. Negli ultimi anni sono infatti diminuite le vendite realizzate all’ingrosso ad altri commercianti o tramite mercati ortofrutticoli (la quota è passata dal 48% nel 2005 al 33% nel 2010), mentre allo stesso tempo sono aumentate le vendite dirette a supermercati o a catene della grande distribuzione moderna (salite dal 21% al 34%). La quota di prodotto destinata all’esportazione, pur dimostrando un andamento altalenante, ha raggiunto il 24%, trovando nuovi mercati di destinazione soprattutto verso l’Europa Orientale.

Le insalate (rucola, valeriana, baby leaf e indivia) sono il prodotto con il maggior VPC aggregato dalle OP, con un valore di 44,9 milioni di euro nonostante una flessione del 10% rispetto al 2009. Considerando anche il VPC di lattughe (25,4 milioni di euro, +61%) e radicchi (12,7 milioni di euro, -36%), passa attraverso le OP oltre il 97% del valore regionale di questi produzioni. Elevati VPC si registrano anche per le mele (40 milioni di euro, +27% rispetto al 2009, circa il 55% del valore complessivo regionale), i funghi (38,8 milioni di euro, -5%, pari al 45% del totale veneto) e le fragole, il cui valore aggregato (28 milioni di euro, +43%), rappresenta il 67% di quello regionale.