Bollettino Colture Erbacee n. 10 del 26.2.19 – DIFESA INTEGRATA

LA DIFESA INTEGRATA A PUNTATE
PRINCIPI E APPLICAZIONI PRATICHE PER LE COLTURE ERBACEE

I PRINCIPI DELLA DIFESA INTEGRATA

Una volta descritti e discussi i principi della Difesa Integrata (DI) vanno applicati ai diversi casi pratici. A tal fine si esamineranno le diverse combinazioni avversità/coltura/fitofarmaci per le colture erbacee; le categorie principali di fitofarmaci utilizzati nelle colture erbacee ed assoggettati alla applicazione della DI sono le seguenti:

  • geodisinfestanti (sia come microgranulari sia come concia)
  • erbicidi
  • insetticidi in post-emergenza (per controllare fitofagi come le nottue, la piralide, ecc.)
  • fungicidi contro malattie portate da diversi funghi (Fusarium, Pythium spp, …)

Per ciascuna combinazione l’applicazione dei principi della DI passa preliminarmente dalle seguenti valutazioni:

  • A) VALUTAZIONE APPLICABILITA’ DELLA INDIVIDUAZIONE DI APPEZZAMENTI O PORZIONI DI ESSI SOTTO LA SOGLIA DI DANNO E SOPRA LA SOGLIA DI DANNO: qual’è il livello di rischio dell’avversità data per la coltura data? Se il rischio è basso, e quindi su buona parte della superficie l’avversità non raggiunge livelli tali da ridurre in quantità/qualità i livelli produttivi, la possibilità di contenere i trattamenti attraverso monitoraggi/modelli previsionali che predicano ove le popolazioni non superano la soglia di danno, e quindi da non trattare, è elevata; nei successivi bollettini si daranno le indicazioni pratiche per individuare gli appezzamenti (o porzioni di appezzamenti) da non trattare o trattare;
  • B) VALUTAZIONE DELLA DISPONIBILITA’ DI SOLUZIONI AGRONOMICHE, BIOLOGICHE, FISICHE O COMUNQUE NON CHIMICHE PER SOSTITUIRE IL TRATTAMENTO CHIMICO OVE NECESSARIO INTERVENIRE

Per entrambi i casi le soluzioni per essere effettivamente applicate devono:

  • essere realmente efficaci, comprensibili e adottabili praticamente dagli imprenditori agricoli;
  • avere un costo rapportato ai risultati produttivi che consenta di mantenere o migliorare il reddito netto dell’impresa agricola.

Per le colture erbacee infatti l’approccio e le soluzioni devono essere tuttavia significativamente diverse da fruttiferi e vite, in considerazione:

  • della redditività modesta, per cui sono necessari degli strumenti di monitoraggio e lotta a basso costo;
  • della scarsa disponibilità di manodopera e quindi della necessità di metodi semplici e veloci;
  • di un livello tecnico mediamente inferiore;
  • delle ampie estensioni su cui applicare la lotta integrata.

Tenendo conto di quanto descritto, per ciascuna combinazione (ad es. diabrotica/mais/geodisinfestanti) ci potranno essere, considerando le attuali conoscenze, diversi livelli di applicabilità (alta, media, bassa) di A e B e diverse combinazioni dei due. Ci sarà pertanto una diversificazione delle strategie di DI, da ulteriormente specificare a seconda delle eventuali particolari caratteristiche territoriali/aziendali.

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