27.04.10 Pesca, Alto Adriatico, Veneto, crescono catture e ricavi


Ma non è così in Emilia Romagna e Friuli V.G. Venezia in testa anche per numero di imprese. Nuovi pescherecci solo nell’Adriatico romagnolo. Mercati ittici: Venezia in rosso, Chioggia benino.

Anche nel 2009 la flotta dell’Alto Adriatico si assottiglia un po’; si evidenzia però una sostanziale riduzione del dato (-0,7%). In particolare il Veneto perde 12 imbarcazioni, contro le 4 “pensionate” dal Friuli Venezia Giulia; l’unico aumento si è registrato per l’Emilia Romagna con 2 pescherecci in più. Nonostante ciò, il Veneto registra un consistente aumento delle catture (+15% rispetto al 2008); Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia invece registrano un calo della produzione, rispettivamente di 3 e 5 punti percentuali. Di conseguenza il Veneto ha riportato un buon incremento dei ricavi (+20%); comunque discreto l’aumento per l’Emilia Romagna (+6,2%); a distanza invece il Friuli Venezia Giulia (+0,6%). Con 3.044 imprese attive che operano nel settore della pesca e della piscicoltura (sulle 5.396 totali presenti nelle Regioni dell’Alto Adriatico), il Veneto si aggiudica il primato, seguito dai romagnoli (1.922) e dai friulani.

I dati, elaborati dagli esperti di Veneto Agricoltura, si riferiscono alla pesca marittima e lagunare nel 2009, che, nonostante la crisi della vongola, è stato un anno complessivamente più produttivo del 2008, periodo che ha pagato lo scotto della crisi carburante con riduzione di attività e produzione.

E’ azzurro circa la metà del pesce pescato dagli italiani nell’Alto Adriatico, per una produzione totale di 25.756 tonnellate, con un ricavo di 57 milioni di euro. In evidenza, opposta, il fatturato dei mercati ittici di Venezia (54 milioni di euro, -5%) e Chioggia (46,4 milioni di euro, +2%).

I dati sono a cura dall’Osservatorio Socio Economico della Pesca e dell’Acquacoltura di Veneto Agricoltura, con sede a Chioggia (VE).

Ufficio Stampa