LA VOCE DELLE ORGANIZZAZIONI AGRICOLE EUROPEE ALL’INCONTRO DI TALLINN

Copa-Cogeca ha chiesto ai Ministri agricoli UE più attenzione alle misure di gestione dei rischi nella nuova PAC

A fronte di una estrema instabilità del mercato, l’Organizzazione agricola europea Copa-Cogeca ha chiesto ai Ministri dell’Agricoltura dell’UE riunitisi a Tallin nei giorni scorsi di prestare maggiore attenzione alle misure intese ad aiutare gli agricoltori a gestire meglio i rischi nell’ambito della futura PAC. Al riguardo, il Presidente della Cogeca, Thomas Magnusson, accogliendo favorevolmente le priorità espresse dalla Presidenza estone che puntano a fare rapidi progressi nel contesto della discussione in atto sulla PAC post 2020, ha ricordato che: “Il reddito degli agricoltori equivale oggi al 40% del guadagno medio europeo e gli agricoltori devono affrontare sempre più sfide, come condizioni climatiche avverse e crescenti fluttuazioni del mercato. Inoltre, dovranno produrre molto più cibo in futuro per nutrire una popolazione in crescita, impiegando meno risorse. Ci occorre dunque una PAC forte e competitiva in futuro, con regole più semplici, davvero comuni e adeguati finanziamenti, per aiutare gli agricoltori europei a rispondere a queste sfide”.

Le misure in discussione
Analizzando le misure in discussione, Magnusson ha sottolineato che “I Pagamenti diretti nell’ambito della PAC vanno mantenuti nel primo pilastro, in quanto questi aiutano gli agricoltori a gestire meglio i rischi legati al reddito. Le Reti di sicurezza sul mercato vanno altresì mantenute e ulteriormente sviluppate. La convergenza e l’armonizzazione dei Pagamenti diretti devono continuare. Inoltre, occorre concentrarsi anche su delle misure che aiutino gli agricoltori a gestire meglio i rischi del mercato, tramite lo sviluppo di mercati a termine, per affrontare la crescente volatilità del mercato stesso. Le misure di gestione del rischio devono restare facoltative per i produttori e rimanere nel secondo pilastro della PAC”. Il Presidente della Cogeca si è soffermato anche sul ruolo delle cooperative agricole che, in tal senso, svolgono una parte importante nella gestione dei rischi legati al mercato per i propri membri, nonché nell’aiutarli ad avere una posizione migliore nella catena di approvvigionamento alimentare. Magnusson ha respinto infine uno dei suggerimenti inclusi nel documento di riflessione della Commissione europea sul futuro bilancio europeo post 2020, che consiste nell’introdurre cofinanziamenti nazionali per i Pagamenti diretti nel primo pilastro della PAC, avvertendo che ciò rischia di rinazionalizzare la politica agricola europea.